repubblica.it
RICCARDO
STAGLIANO’
ROMA
– Dieci minuti, non uno di più. Per portare a termine un colpo cronometrato con
la serietà che hanno solo le rapine in banca che si vedono al cinema. Il
"flash mob" (che si può tradurre liberamente come "folla
lampo") è questo: un assembramento improvviso di persone, per lo più
sconosciute tra loro, che si sono date appuntamento in qualche luogo via
internet. E che, così come si radunano, altrettanto subitaneamente spariscono.
Lasciando nello sbigottimento il pubblico inconsapevole delle loro imprese. Per
ora da ridere, ma in futuro chi sa. è successo anche a Roma, per la prima volta
in Europa. Alle 19.15, come da copione telematico, alcune centinaia di persone
sono confluite in un negozio delle Messaggerie Musicali. «Andate al banco
informazioni del reparto libreria (piano superiore) - recitavano le istruzioni
- e chiedete di libri inesistenti (se riuscite a farveli mettere in lista d'
ordine, siete dei geni)». Alle 19.22 i convenuti si sono radunati al piano
superiore, fingendo di consultare i libri e in verità preparandosi al momento
clou: 19.25, applauso scrosciante di 15 secondi. «Nessuno - intimava il diktat
finale - deve rimanere là dentro per le 19.27». E così, tra commessi
frastornati, servizio di sicurezza in contropiede e risate di soddisfazione dei
partecipanti, la missione è andata a segno. Era già successo a New York, San
Francisco e Tokyo. A Manhattan, il terzo e più affollato mob doveva aver luogo
a Grand Central, la principale stazione cittadina, ma all' ultimo momento i
piani sono stati cambiati e una massa di alcune centinaia di persone è stata
dirottata nella hall del vicinissmo hotel Hyatt (qui le foto:
www.satanslaundromat.com/sl/archives/000081.html). Al momento convenuto, anche
lì, è esploso un fragoroso applauso che ha lasciato a bocca aperta i presenti.
Un altro mob aveva preso di mira un negozio di scarpe a Soho. Mentre in
Giappone, prendendo spunto dall' uscita di Matrix Reloaded, centinaia di
edochiani vestiti come come l' agente Smith delle celebre trilogia
cinematografica, hanno occupato per breve tempo un centrale crocevia della
città. Giacca e cravatta nera, camicia bianca, hanno anche replicato alcune
scene della pellicola. Poi sono spariti, così come erano arrivati. Ma anche a
Parigi si stanno attrezzando (parismobs.free.fr) e promettono, senza dare
troppi dettagli, un «evento eccezionale». Il teorico dell' uso della rete a
fini di mobilitazione è Howard Rheingold, vecchia conoscenza della cultura
cyber e già autore del libro "Comunità virtuali". Tornando sul tema a
lui caro dell' interazione tra tecnologia e esseri umani, Rheingold ha scritto
di recente "Smart Mobs" il cui sottotitolo è "La prossima
rivoluzione sociale". «L' impatto delle nuove tecnologie appare essere sia
benefico che distruttivo e sono state usate sia a favore della democrazia che
per coordinare attacchi terroristici». Internet è, sempre più evidentemente,
un' arma potente. E può essere usata, oltre alla goliardia, sia per convocare
in poche ore oceaniche proteste contro la guerra che per favorire la logistica
dei militanti di Al Qaeda. Che, non a caso, è definita un network. Una rete,
appunto.
RICCARDO STAGLIANO 26
luglio 2003 CRONACA
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