Maranello - Il Museo è suddiviso in più aree: quella delle mostre permanenti
con la Sala delle Vittorie dove sono esposte tutte le Ferrari Campioni
del Mondo dal 1999 ad oggi, i Trofei e la storia dei Piloti Campioni
Mondiali. E l’area dedicata alla Formula 1 con i modelli storici, oltre
al “muretto box” dove si può vedere in diretta come operano Marco
Mattiacci e gli ingegneri durante i Gran Premi. Interessantissimo
seguire la telemetria della gara, per scoprire come funziona la raccolta
dei dati in Formula 1. Il Museo offre anche una Sala Cinema con filmati
straordinari e unici.
L’area delle mostre temporanee vede in corso California Dreaming.
In occasione dell’arrivo della California T appena presentata a
Ginevra e nel sessantesimo anniversario della presenza Ferrari in
America, il Museo ha organizzato una mostra dal sapore a “stelle e
strisce”. E il sogno si vive davvero. Le cinque sale che la accolgono, a
fianco dell’imponente anfiteatro che presenta le Formula 1, hanno
ciascuna un tema preciso e caratterizzante.
La prima, al pian terreno, è dedicata alle corse con una particolare
citazione della pista di Laguna Seca e della sua vertiginosa curva detta
“cavatappi”. Tra le monoposto esposte, la 312 dell’idolo americano
Mario Andretti, la 156 che diede il Titolo Mondiale all’altro
statunitense Phil Hill, la T4 del canadese Gilles Villeneuve e perfino,
novità assoluta, la 375 trasformata per la partecipazione di Alberto
Ascari alla 500 Miglia di Indianapolis del 1952.
Sempre sul tema americano, la Ferrari costruita per le competizioni
IndyCar negli anni ‘80 e mai usata, ma dalla quale venne derivata la
monoposto Alfa Romeo su telaio Lola che qui a Maranello la affianca.
Nella seconda ala di questa prima sala le sorprese non si fanno
attendere. Prima di tutto ci si imbatte in Valentino Rossi e Casey
Stoner in piedi vicino alle loro autentiche
moto Yamaha e Ducati, con le quali furono protagonisti
dell’entusiasmante sorpasso, proprio al “cavatappi”. C’è poi
l’opportunità di scoprire delle Ferrari rarissime come la “mostruosa”
712 Can Am, creata per la serie Nordamericana nel 1971, la
plurivittoriosa 333 SP e il bellissimo sportprototipo 330 P dominatore
del Mondiale Marche, solo per citarne alcune.
Lasciata questa sala, seguendo un red carpet Hollywoodiano, si
attraversa la sala dedicata alla Ferrari nel cinema che celebra anche i
tanti Oscar italiani ed espone i modelli della Casa di Maranello che ne
furono protagonisti, per poi salire in piena Los Angeles. Qui tra Rodeo
Drive e Beverly Hills sono esposte, una di fronte all’altra, la celebre
California anni ‘50 e la nuova T. Sessant’anni di emozioni in uno
sguardo. Attorno a loro, modelli dalla forte impronta americana, come
una delle dieci 275 GTB4 NART, venduta a 25 milioni di dollari ad una
recente asta, fino alle più classiche 250 America, Spider Pininfarina e
SA Aperta.
Lasciate le insegne al neon che ricordano i colori di Los Angeles, si
entra in un luogo a dir poco stupefacente: la grande sala inaugurata lo
scorso anno, infatti, è stata trasformata in un campo di golf. Siamo al
Concorso d’eleganza di Pebble Beach attorniati da vetture incredibili,
come si deve in occasione di questo evento: insieme a straordinarie
classiche come la 500 Superfast, 330 America e 400 Superamerica
realizzate per il mercato americano, tre pezzi davvero sconosciuti
prima: la Ferrari trasformata in “Burano” per il film di Kirk Douglas
“Destino sull’asfalto”, che partecipò veramente alle 1000 Miglia per
essere filmata in gara; la Thomassima, una 250 GT ispirata alla P4 e
realizzata dall’estroso designer americano Tom Meade e, forse ancora più
estrosa e straordinaria nelle linee, la Testa d’Oro di quel genio dello
stile che fu lo svizzero Colani, partendo da un telaio Testarossa.
L’ultima sala della mostra proietta i visitatori nel mondo della
tecnologia di Silicon Valley. Qui ci sono le tante soluzioni tecniche
create da Ferrari, a partire dai volanti-computer dell’era Schumacher,
per arrivare al cambio F1 al volante, ai freni carboceramici, ai motori
turbo di nuova generazione e, ultima ma non ultima, naturalmente, la
supercar LaFerrari. Questa vettura è presentata in modo davvero
inusuale: in una stanza completamente buia,
illuminata con luce di Wood che ne sottolinea le forme quasi si vedesse
il suo schizzo originale. Con lo stesso effetto il motore, smontato per
capirne i contenuti tecnici e in particolare il KERS e l’intero sistema
ibrido. Perché il sogno vissuto possa essere trasmesso a tanti amici, la
mostra invita a fotografare e fotografarsi, postando le foto usando
#MuseoFerrariMaranello.
Le foto più interessanti saranno pubblicate sul numero di fine anno del
Ferrari Magazine e gli autori premiati con una copia della rivista. Il
museo, come quello Enzo Ferrari a Modena, è aperto tutti i giorni.
Infine, da maggio 2013 il Museo di Maranello offre una nuova ala di
oltre 1000 metri quadri che include anche l’area simulatori Formula 1 e
il nuovo spazio per incontri e convention a disposizione per aziende,
sia durante il normale orario di apertura sia dopo la chiusura per
serate private.
lunedì 12 maggio 2014
sabato 10 maggio 2014
Incontro con papa Francesco
Roma - Nell'ambito della
manifestazione "La Chiesa per la scuola" il Pontefice saluta
studenti e insegnanti provenienti da tutta Italia. Presidiata l'area del
Vaticano, strade chiuse e bus deviati . Traffico in tilt nel quartiere
Prati e sul lungotevere
A due settimane di distanza
dalla canonizzazione dei Papi Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII, piazza
San Pietro questo pomeriggio è stata nuovamente invasa da migliaia di
pellegrini. Nell'ambito della manifestazione "La Chiesa per la scuola",
Papa Francesco ha infatti incontrato 300mila fedeli del mondo
dell'istruzione. E il sagrato della basilica si è trasformato in una
grande aula. Il pontefice con la sua papamobile ha percorso via della
Conciliazione abbracciando i bambini e baciandoli. E quando un bimbo si è
avvicinato alla sua jeep, Bergoglio gli ha regalato la papalina tra i
flash e gli applausi dei pellegrini.
Traffico in tilt. Nonostante il massiccio impiego di agenti della polizia municipale e il piano traffico messo in campo dal Comune di Roma per facilitare l'afflusso dei pellegrini al Vaticano, dalle prime ore del pomeriggio nella zona attorno a piazza San Pietro la circolazione è rimasta bloccata. I fedeli si sono radunati non solo davanti alla basilica, ma anche in via della Conciliazione, sul lungotevere e attorno a Castel Sant'Angelo. Le strade sono state chiuse al traffico e le vie limitrofe sono diventate ostaggio di un maxi-ingorgo.
Il decoro. L'Ama ha predisposto un piano operativo per il decoro con il posizionamento di Wc chimici nei punti dove si prevede il maggior afflusso di persone: nell'area di San Pietro e via della Conciliazione e nelle aree adiacenti, in quelle di parcheggio dei pullman, nelle stazioni metro e ferroviarie e nei punti medici avanzati predisposti dall'Ares 118. Si tratta in totale di 320 bagni chimici, di cui 56 per disabili. Aperti, in via straordinaria fino alle 22, anche i bagni fissi di Città Leonina, Castel Sant'Angelo e piazza Risorgimento.
Fino a cessate esigenze, saranno operativi 12 presidi fissi di pronto intervento per attività di pulizia e spazzamento nell'area di San Pietro/via della Conciliazione. Al termine dell'evento, una task-force di 150 operatori, con l'ausilio di 50 mezzi (spazzatrici, furgoncini per il trasbordo dei rifiuti, bilici, ecc.), assicurerà l'immediata pulizia dell'area interessata. Dalle 23, infine, 4 squadre di Ama Soluzioni Integrate garantiranno l'igienizzazione e sanificazione dei luoghi coinvolti.
Protezione civile. Presenti nell'area attorno al Vaticano sono al lavoro circa 430 volontari. Potenziata l'assistenza, soprattutto per minori, presso le stazioni ed è previsto il servizio di distribuzione di acqua. Sono previsti inoltre 280 volontari della Santa Sede che si occuperanno, fra l'altro, di distribuire 80mila bottigliette d'acqua e di agevolare e regolare l'afflusso in Piazza San Pietro.
Presidi medici. L'Ares 118 è attivo con 4 punti medici avanzati, 1 punto mobile di rianimazione per il trattamento sanitario; 16 mezzi di soccorso, 1 tenda codice bianco, 1 auto di collegamento, 20 squadre di soccorritori, 1 unità di crisi e un posto di comando operativo. La Croce Rossa Italiana ha invece messo a disposizione 3 Punti Mamma.
Maxi schermi. Sono tre i maxischermi installati a Piazza Pio XII, Castel Sant'Angelo e Largo Giovanni XXIII.
Iscriviti a:
Post (Atom)