mercoledì 22 gennaio 2014

Il libro di Luigi Geninazzi: L’Atlantide rossa

Sarà presentato venerdì 24 gennaio alle ore 17.30 presso la Libreria internazionale Paolo VI (Via di Propaganda 4, Roma) il volume di Luigi Geninazzi L’Atlantide rossa. La fine del comunismo in Europa, pubblicato dalla casa editrice Lindau. La scrittrice e critico letterario Neria de Giovanni dialogherà con l’Autore, che è giornalista, scrittore ed esperto di politica internazionale, e ha seguito per il settimanale Il Sabato e per il quotidiano Avvenire le vicende nelle aree più calde del mondo, con una particolare attenzione all’Europa dell’Est. L’appuntamento costituirà il quinto incontro della serie “I Venerdì di Propaganda: temi e autori”.
C’era una volta l’Europa dell’Est, un mondo che nell’immaginario collettivo è scomparso in una notte con la caduta del Muro, il 9 novembre 1989. Sparito, come la mitica Atlantide. In realtà la fine del comunismo è maturata nel corso di lunghi anni di sofferenze e di lotte non violente condotte da migliaia di cittadini, in forme più o meno organizzate, al prezzo di grandi privazioni e sacrifici.
Quel cammino verso la libertà Luigi Geninazzi l’ha vissuto da testimone diretto, come inviato speciale sul campo, da Danzica e Varsavia a Mosca, da Praga a Vilnius, da Berlino a Bucarest. In questo libro l’autore rievoca quell’esperienza facendo scorrere sotto i nostri occhi grandi eventi e piccoli aneddoti di vita quotidiana, personaggi storici visti da vicino – come Giovanni Paolo II, Lech Walesa, Vaclav Havel – e anonimi coraggiosi e intrepidi. Il risultato è la cronaca appassionata di un decennio fondamentale del XX secolo che segnò il passaggio – quanto mai complesso, problematico e pieno di ombre e mezze verità – dall’epoca dei blocchi contrapposti all’Europa dei nostri giorni.

martedì 21 gennaio 2014

L' ultimo libro di Corrado Ocone

Roma - Biblioteca del Senato, Palazzo Minerva, piazza della Minerva 38, ore 17:00:
presentazione del libro di Corrado Ocone "Liberalismo senza teoria" edito da Rubbettino.
Ha rganizzato Fondazione Luigi Einaudi e Rubbettino Editore
Intervenuti con l’autore Giuseppe Bedeschi, Dino Cofrancesco, Luigi Compagna e Luigi Covatta. Ha moderato Federica Buongiorno.

felicianadispirito@gmail.com

martedì 14 gennaio 2014

La Capitale europea della Cultura

Conferenza di stampa sul "programma Italia 2019"
Presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati 

La vicepresidente del Senato, Lanzillotta, con la vicepresidente della Camera, Sereni, hanno presentato il "Programma Italia 2019". Nel 2019 l’Italia esprimerà la Capitale Europea della Cultura. E’ una occasione da non perdere per ilsostegno e la valorizzazione del patrimonio culturale che il nostro Paese è in grado di offrire. Venti sono state le città che hanno presentato la propria candidatura al bando, promosso dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo: Aosta, Bergamo, Mantova, Venezia, Ravenna, Urbino, Pisa,Siena, Grosseto, Perugia con i Luoghi di Francesco d’Assisi e dell’Umbria, L’Aquila, Lecce, Taranto, Caserta, Matera, Reggio Calabria, Palermo, Siracusa, Erice e Cagliari. Una sarà la vincitrice, ma le altre fanno squadra grazie al "Programma Italia 2019" promosso dall’Associazione delle Città d’Arte eCultura

Scret place in Rome with Eleonora Attolico

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domenica 5 gennaio 2014

L’UOMO PERFETTO DI LEONARDO DA VINCI
 
Il celebre disegno di Leonardo da Vinci propone, ieri come oggi, un’immagine dell’uomo ideale in cui realtà e idealità, materia e spirito trovano una perfetta e armoniosa collocazione all’interno della sua dimensione materiale e spirituale. L’uomo vitruviano è inscritto in un quadrato che rappresenta la sua prima dimora cioè la condizione terrena, le radici della sua origine materiale e concreta. Il cerchio invece può considerarsi il mondo spirituale, la dimensione sacra e la seconda dimora dell’uomo. Gli studi sulla simbologia dell’immagine di Leonardo sono stati accompagnati da rilevazioni e misurazioni di distanze delle varie parti anatomiche che evidenziano proporzioni costanti e regolari. Ricordiamo che Leonardo da Vinci rappresenta il genio rinascimentale più completo e versatile perché i suoi studi abbracciarono tutti i campi della conoscenza. Egli diceva: ”Non mi legga chi non è matematico nei miei principi” volendo così testimoniare la sua ricerca in termini di accurata e fedele aderenza al metodo scientifico e ai relativi mezzi di indagine. Gli scritti a noi pervenuti sono animati da un entusiasmo quasi mistico di chi, nei misteri della natura, ricerca la traccia del divino. L’artista multiforme attinge agli studi classici l’ideale senso dell’armonia che l’architetto romano Vitruvio Pollione, vissuto nell’età augustea, aveva precedentemente elaborato ampiamente nel suo trattato “De Architectura”. In questo lavoro composto da dieci libri Vitruvio studia le misure del corpo umano facendo corrispondere la sua regolarità a quella di un edificio costruito secondo i canoni classici :” Quattro dita fanno un palmo, quattro palmi fanno un piede, sei palmi fanno un cubito e quattro cubiti (ventiquattro palmi) rappresentano l’altezza dell’uomo”. Leonardo nel suo famoso disegno che risale al 1490 circa spiega rapporti e proporzioni : “ Tanto apre l’uomo ne le braccia quanto è la sua altezza”. Il viso (dal mento alla fronte) corrisponde a un decimo dell’altezza del corpo e lo stesso rapporto si evidenzia nella mano aperta, dalla base dell’articolazione alla punta del dito medio. L’”euritmia” e la “simmetria” degli studi di Vitruvio trovano in Leonardo una sintesi armonica che riunisce i canoni dell’arte classica con la ricerca di un nuovo equilibrio dell’uomo rinascimentale, quell’uomo proteso verso nuove conoscenze, che osa “misurare” i suoi limiti, reali e ideali.
Questo uomo, aperto come un ventaglio, esprime le sua sete di conoscenza e in questa sua aspirazione tende ad avvicinare il microcosmo al macrocosmo, un desiderio forse mai realizzabile come quello della quadratura del cerchio. L’aspetto creativo e razionale sono e saranno sempre presenti nell’uomo come testimoniano l’anatomia dell’encefalo in cui l’emisfero destro è la sede del pensiero creativo mentre quello sinistro del pensiero razionale. Leonardo da Vinci testimonia ancora oggi che l’arte e la scienza rappresentano due facce di una stessa medaglia e che il desiderio di conoscenza e di perfezione è insito nella natura umana la cui anatomia, nell’uomo vitruviano è inscritta in due forme geometriche ritenute perfette: il cerchio e il quadrato.