Pubblicato per beneficenza il famoso nuovo Calendario delle Stars, edito dal giornale "La Notte Italiana" e curato da anni dal Prof.r Don Santino Spartà, con la collaborazione della giornalista e fotoreporter, Feliciana Di Spirito. Il “Monsignore
dei Vip”, come è stato definito dalla stampa nazionale, è un sacerdote sui
generis che con la sua formidabile simpatia, aperta cordialità e
intelligente acutezza di spirito ha fatto scalpore, qualche anno fa, per
la sua partecipazione televisiva al Chiambretti Show e per circondarsi
di tante bellezze dello spettacolo che, però, posano con lui in foto sempre garbate e le ritroviamo anno per anno in quei calendari nati per
alleviare le pene di una parte d’infanzia infelice.
Il Calendario delle Star 2013 è arricchito dalle belle immagini di Feliciana Di Spirito di tanti solidali personaggi come:
Anna Romanenko, Elena Sofia Ricci, Adriana Volpe, Carmen Russo, Enzo
Paolo Turchi, Carolina Crescentini, Matilde Brandi, Luisa Corna, Gisella
Sofio, Max e Roberta Bertolani, e due nostri conterranei, il
giornalista televisivo Attilio Romita e la brillante danzatrice e
coreografa Carmen Savino, che con la sua compagnia Mediterraneo Opera
Ballet sta portando in alto l’espressione artistica pugliese.
Domanda: Don Santino, ci sono peccatori di successo e peccatori di
retrovie,"pecorelle smarrite" sotto le luci della ribalta, e più oscuri
velli nei crepuscoli di periferia. Quando e perché ha deciso di
recuperare all'ovile soprattutto i primi, i vip della cronaca rosa?
Risposta: Li ho recuperati da prete. Sono diventato prete
esclusivamente per recuperare coloro che erano lontani dalla religione
cattolica. Tutto va fatto, ed è stato fatto, con un sorriso, con gioia,
con signorilità, con garbo, senza l'ansia spasmodica del missionario di
volere convertire tutti. Noi siamo come una penna nelle mani del
Signore, è Lui che scrive la sua Immagine. E la scrive attraverso noi,
si serve di noi. Paradossalmente, possiamo affermare che Lui ha bisogno
di noi.
D.: Come sceglie i personaggi famosi da inserire nel suo calendario, dei quali presumo sia la loro guida spirituale?
R.: Io scelgo in genere tutti coloro i quali sono ben disposti, e lo
faccio senza un metodo prestabilito. Vado alle conferenze stampa, o li
incontro per la strada, o sfogliando il mio diario. A tutti coloro i
quali ho chiesto di partecipare, nessuno si è mai rifiutato, per loro è
opera di beneficienza, perché bisogna aiutare tutti bambini che
rappresentano l'innocenza sofferente. E allora diciamo che lo vedono
come una norma sociale; non potendo sempre osservare canonicamente il
teorema della dottrina cattolica, almeno si esplicano in questo segno di
solidarietà cristiana.
D.: Secondo lei, dare la disponibilità all'uso della propria immagine cosa denota? Mania di protagonismo o un tentativo di
comprarsi l'indulgenza, della serie: dal palcoscenico a una poltrona in
Paradiso?
R.: E' soltanto il desiderio di aiutare gli altri, l'idea di essere
solidali con coloro che soffrono, soprattutto i bambini. Non c'è mania
di protagonismo, né di farsi perdonare ipotetici peccati, ma solo quello
di essere vicini ai bambini sofferenti, dando loro un aiuto veramente
solidale.
D.:
Le iniziative benefiche da lei portate avanti con la creazione da anni
del calendario dei vip, si rivolgono al mondo dell'infanzia sofferente,
ma quali strutture vengono aiutate in concreto?
R.: Sul calendario è indicato a chi vanno le offerte. Tutto il ricavato va a beneficiare l'associazione “Il Mondo di Clara”, che si occupa dei disturbi nella sfera digestiva nei
soggetti con patologie neurologiche e anche ad altri che hanno bisogno
del nostro sostegno. Personalmente ho adottato un paio di bambini
all'estero, uno in Egitto e una bambina in Brasile.
D.: Sono suoi figli spirituali?
R. Sono figli di Dio, amici di Dio. Il Signore li sostiene e ha detto
"ama il prossimo tuo come te stesso". Tutti i sacerdoti hanno il
diritto/dovere di aiutare tutti coloro che hanno bisogno.
D.: Teologo, giornalista, scrittore pluripremiato, guida spirituale e
gran cappellano d’onore e gran croce dei Cavalieri Russi di Malta e del
Sacro Romano Impero, sceneggiatore di diversi films tra cui: "Il
ladrone" di Campanile, "Testa e croce" di Manfredi, "Qua la la mano" di
Celentano, etc. Ne ha fatto di strada don Santino Spartà da quando ha
lasciato la natia Randazzo per la Capitale. Le hanno anche proposto di
fare il Sindaco....cosa ne pensa del ruolo attivamente politico che
vanno assumendo sempre più alcuni sacerdoti?
R.: Il sacerdote, inserito nel tessuto umano, non può non interessarsi
di politica, perché politica significa il bene dell'uomo e, come tale,
anche il sacerdote tende al bene dell'uomo. Deve salvaguardare i valori
non negoziabili, quelli della famiglia, della libertà, della fraternità,
dell'onestà. Ma deve anche salvaguardare la dottrina cattolica. I
sacerdoti devono quindi entrare in politica e consigliare i fedeli a
votare quelli che difendono tali diritti.
D.: Letterariamente parlando, dalla Teologia alla storia, per poi
passare a Marziale, Ovidio, all'opera poetica di Giovanni Paolo II, alle
interviste ai "peccatori", alle sue liriche, in più di 30 libri dati
alle stampe, tra cui ce n'e' uno in cui sostiene che "anche i preti
hanno fatto l'unita' d'Italia". Dunque, l'impegno religioso può andare
di pari passo anche con quello politico?
R.: Ho pubblicato questi libri perché anche attraverso i libri la parola
do Dio può arrivare alle coscienze. Nel mio libro "Anche i preti hanno
fatto l'unità d'Italia", ho voluto mettere in rilievo che in quel
periodo, i preti non sono rimasti a braccia conserte, ma hanno tirato
fuori le unghie, sono scesi in campo, per difendere il suolo italico
dagli invasori e far rispettare la libertà che ci era negata, attraverso
una nuova cultura letteraria sostenuta dalla religione, per una grande
rivoluzione pacifica, affinché si riaffermassero i diritti e i valori
fondamentali dell'uomo.
D.: Sul ricordo del bel film di Dino Risi "La moglie del prete" del
'71, le e' mai capitato di innamorarsi di una donna o, al contrario, c' è
stato mai qualche tentativo di seduzione da parte di un’attrice dietro
le pagine di un calendario?
R.: Tante volte; in mezzo alle attrici c'è sempre il senso del proibito.
Che qualcuno s' innamori di un prete non è poi una cosa così strana; è
insita nella natura umana. Non dovrebbe succedere, ma può succedere; certo. Se capita a un prete, perché anche noi siamo fatti di carne, di sangue
e di ossa, questi non dovrebbe mai lasciarsi abbindolare. E qui ci
vuole forza, coraggio e dignità spirituale.
D.: Per concludere, la Chiesa va verso il cambiamento. Quale il suo futuro?
R.: La Chiesa è fatta da uomini, ma è assistita dallo Spirito Santo La
Chiesa anche se in qualche momento sembrava naufragare, è tornata sempre
a galla per l'assistenza del Signore che ha detto: "Io sarò con voi
sino alla fine del mondo".
D.: Qualche volta si sente sulle orme di Padre Pio, per la sua vicinanza a tanti vip?
R.: Io mi sento molto vicino a Padre Pio, solo che lui è un grande Santo e io, invece, sono soltanto un piccolissimo "Santino".
di Enza D’Alonzo